venerdì 22 febbraio 2008

NEI MIEI OCCHI SOVANA


LA BRUMA AUTUNNALE
CELA IL PROFILO DI SOVANA
UN TIMIDO SOLE SPLENDE CAUTO
SUI TETTI LUCIDI DELLE CASE MEDIOEVALI
SOVANA E' ARROCCATA SUL TUFO ETRUSCO ULTIMO AVAMPOSTO DI UN SOGNO
L' ULTIMO RAGGIO LIBERA LE STRADE DALLA FOSCHIA
L' OMBRA DEL PRETORIO
SI STAGLIA SULLA PIAZZA DESERTA DI ANIME.
SOVANA MI RICORDA UN CAPITANO DI VENTURA
PRIGIONIERO DEL SUO CORAGGIO
IL SILENZIO VIENE VIOLATO
DAL TONFO DELLE FOGLIE CHE VIRANO
DAL ROSSO CORALLO AL GIALLO OCRE
IL GIORNO FINISCE IL SUO PELLEGRINARE
IN TERRA D' ETRURIA
LA BRUMA AUTUNNALE
SI RIPRENDE L' IMMAGINE DELLA CITTADELLA
STELLE TREMOLANTI SI PERDONO
NELLO SCUDO OPACO DELLA LUNA
IL SOGNO FINISCE CON SOVANA NEI MIEI OCCHI.

sabato 9 febbraio 2008

tomba delle anatre : l' idea


Tutto nasce da un’idea a seguito di una scoperta archeologica sensazionale quella della “Tomba dei Leoni Ruggenti” una delle tombe etrusche più antiche con pitture parietali finora scoperte. L’idea diventa progetto e scommessa e si rivela una delle più ardite nell’ambito dell’archeologia sperimentale, cioè costruire con materiale di recupero una tomba etrusca a grandezza reale. La scelta cade sulla tomba delle anatre situata nella riserva del Bagno nella città etrusca di Veio e con il beneplacito della Dott.ssa Francesca Boitani Direttrice del Museo etrusco di Villa Giulia si compie un sopralluogo per la rilevazione delle misure e la riproduzione fotografica. Il cantiere del progetto “Tomba delle anatre” ha inizio, i bambini delle classi V a e V b della Scuola Elementare Via G. Taverna 95 Roma , si autofinanziano per l’acquisto di colla, nastro carta e pennelli , mentre la cucina scolastica fornisce scatoloni e materiale cartaceo, il Sig. Ulderico invece gentilmente fornisce giornali e riviste. A metà novembre viene posato il primo scatolone e con il passare del tempo la tomba prende forma, si definiscono le pareti, si apre la porta ad arco. In primavera la struttura della tomba nel perimetro delle pareti è conclusa, sono stati impiegati un centinaio di cartoni, un migliaio di fogli di giornale, e circa cinquanta chili di colla. Nella riserva dell’Insugherata abbiamo raccolto la sabbia per le pareti esterne ed il tetto. Le nostre risorse economiche sono scarse, per fortuna però interviene la direzione che copre parzialmente le ultime spese. Si va avanti s’imbiancano le pareti interne, il tetto con grandi difficoltà prende forma, si procede alla sabbiatura. I bambini non demordono mi hanno seguito in questo progetto con tanto entusiasmo intenti ad inseguire un sogno , nonostante tutto proseguiamo, uno dei giorni più belli è stato quando abbiamo posto il tetto sulla tomba i bambini hanno gioito esplodendo in un’emozione indescrivibile. Nel mese di maggio la struttura interna è finita il baldacchino è pronto ed il principe Larth anche, il corredo dei vasi e ultimato, vengono pitturate le pareti interne rispettando rigorosamente i colori della tomba originale, siamo stanchi ma felici il nostro sogno sta prendendo forma ed i risultati devo dire che vanno al di là delle più rosee previsioni Finalmente siamo all’ultimo atto, cioè la pittura delle anatre il simbolo del viaggio nell’ aldilà per il principe Larth,. L’idea divenuta dapprima pensiero e poi progetto è diventata realtà, adesso sta lì per ricevere occhi increduli meravigliati, ma pronta a dare risposte a coloro che non credevano ad un progetto simbolo d’educazione al rispetto per l’arte e per la storia del nostro patrimonio culturale ed archeologico. E’ stato realizzato un lavoro inedito che può essere d’aiuto per altri progetti d’archeologia sperimentale. Nel nostro piccolo abbiamo lanciato il sasso nello specchio d’acqua della cultura scolastica sperando che dopo di noi altre scuole abbiano la forza ed il coraggio di sperimentare queste iniziative. Il progetto è stato pensato affinché i bambini potessero concretizzare quello che finora per loro era stato vissuto solo sui libri o nei musei. Con la realizzazione della tomba il passo dalla teoria alla pratica si è compiuto lasciando sicuramente in ognuno di loro un ricordo indelebile.

Il responsabile del progetto
Cardarelli Stefano

il principe rasna


IL PRINCIPE RASNA



L’autunno approssimava i suoi colori suffusi e pastellati nell’entroterra della città di Veio, i contadini aprivano con la forza del vomere i solchi della madre terra, i buoi bianchi assuefatti alla fatica si perdevano tra i candidi nuvoloni che si stagliavano sull’orizzonte tirreno. Era il tempo dei principi aristocratici etruschi e Veio non aveva ancora bisogno di mura, nessun’ombra funesta oscurava il sole della cultura rasna e la potenza guerriera andava al di là dei vivi. Gli occhi di Larth guardavano ammirati la fine degli affreschi della tomba dei leoni ruggenti che il fratello maggiore Laris aveva commissionato ad un abile artigiano, famoso per la sua maestria nell’illustrare i vasi dai sinuosi disegni. Il giovane principe era stato colpito dalla teoria delle anatre protese verso una nuova vita, le anatre, quelle che da bambino ammirava celate tra le canne del Cremera e pronte a fuggire ad ogni rumore, e la bellezza dei loro colori nel librarsi nell’aria che in un battito di ciglia sfumava nel rigoglio dell’acqua. Lo sguardo si fermava sui leoni che dominavano la parete dipinta, le loro fauci spalancate trasmettevano un senso d’angoscia e di sgomento, il giovane principe diede le spalle alle sue paure e riguadagnò la luce del sole.
Passarono veloci le stagioni con un susseguirsi di vita e d’emozioni, l’autunno ritorna soffuso e dolce nei suoi frutti e mitiga l’anima, Larth scorge e riconosce una collina che dominava una cascatella dove da piccolo scorgeva le sue anatre e dove incontro il suo amore eterno Tesathei, il principe guadagnò la sommità del colle e volse lo sguardo nella madre terra e segno la casa per il suo eterno riposo.
Interpellò l’artigiano e commissionò la sua dimora per l’aldilà una stanza dai vividi colori, il rosso ed il giallo con un fregio che correva e tagliava le pareti come un orizzonte infinito, a sinistra c’era il letto eterno sormontato da un baldacchino di legno, sulla parete frontale sopra il fregio, la teoria delle anatre protese verso un viaggio senza ritorno. Cinque anatre che si rincorrono ed una di queste rappresenta i suoi pensieri e le sue emozioni, rendendolo libero dal fato ed eterno nell’anima. Larth prese in mano l’olla dipinta, prese dei sassolini colorati che aveva riposto con cura, non erano dei semplici sassi ma ognuno di essi rappresentava qualcosa d’importante che aveva fatto nella vita, un ricordo che scendeva dolcemente sul fondo del vaso per liberare emozioni che avranno parole soltanto per lui. Larth posò la mano sinistra sui suoi occhi e alzò la mano destra in segno d’omaggio e di saluto, il principe etrusco non aveva bisogno di fiere e di mostri che potevano difenderlo durante il viaggio. Una dolce voce lo distolse dai pensieri era sua moglie Tesathei che lo prese per mano e gli rinnovò la promessa di un amore eterno anche tra le braccia della madre terra.
Larth è tra le anatre, sarà la prima…. sarà l’ultima…. ma sono sicuro che il suo pensiero, le sue emozioni ed il suo amore voleranno in un cielo senza tempo.

DONNA ETRUSCA


DONNA ETRUSCA



Sei profusa nei contorni delle colline e degli alberi in fiore

nei prati che si stendono davanti ai miei occhi

Nella dolcezza delle onde tirreniche che bagna la mia terra, la mia storia

Il pensiero argonauta viaggia nel tempo.....

Sei tu donna etrusca, che vivi dentro di me

Forte delle sue radici, della sua passione, del tuo amore..... infinito

Si senza tempo.........si senza tempo.

La prima volta che ti vidi a Uentia, mi apparisti bella come una dea

eri avvolta in un chitone porpora a tebenna ionico

I capelli ora racchiusi, ora sciolti in un diadema d' oro

gli occhi mi penetrarono nel cuore

è in quell' attimo..... ti amai per sempre

Il tempo ci è scivolato come sabbia tra le mani

Fino ad oggi donna etrusca........

ti ho ritrovata e ti ritroverò sempre nell' infinito a venire

Ti amerò, si senza tempo.... si senza tempo

perchè il nostro amore continuerà anche dopo........ di noi

venerdì 8 febbraio 2008

tomba delle anatre

PROGETTO TOMBA DELLE ANATRE a cura di Stefano Cardarelli Il progetto "Tomba delle Anatre" nasce dall'esigenza di creare nell'ambito scolastico della città di Roma la curiosità sulla civiltà Etrusca ed inserire nella sfera didattica la città di Veio, cioè gli etruschi alle porte di Roma. Tale progetto nasce nella scuola elementare di via Taverna a Monte Mario, a testimonianza che già dall'antichità questa zona era sotto l'influenza territoriale dell'etrusca Veio. Questo contributo rientra in un'ideologia di ritorno alle origini ed alla scoperta di un'identità ritrovata. Si è scelto di lavorare con due classi di 5a elementare affinchè tutto rientrasse nel programma scolastico. Tale realizzazione risulta essere tra i primi esperimenti di "archeologia sperimentale" in ambito scolastico e prevede la riproduzione di una tomba etrusca" a grandezza reale con l'utilizzo di materiale di recupero quale cartone, giornali, colla, sabbia ecc. La struttura tombale presa in oggetto è la "TOMBA DELLE ANATRE", risalente al 680-670 A.C., situata nella località riserva del Bagno a Veio. Tale tomba costituisce uno degli esempi più antichi del bacino Mediterraneo per le pitture al suo interno dove la raffigurazione delle anatre dipinte dall'artista etrusco rivela il passaggio tra la vita e la morte. Il lavoro non è essenzialmente tecnico, ma è coadiuvato da una ricerca bibliografica e multimediale su tutte le prerogative tematiche relative alla tomba ed al periodo della sua costruzione. Agli inizi d'ottobre 2006 i bambini delle due classi con il beneplacito della dott.ssa Boitani hanno eseguito una visita in sito alla tomba della anatre costatando l'effettivo stato di conservazione, ed hanno eseguito le misurazioni della struttura tombale per la riproduzione fedele del progetto. La realizzazione ultimata di tale progetto permetterà di vivere suggestivamente la storia di un'opera di 2700 anni fa, un luogo sacro per gli Etruschi, dove la vita e la morte non avevano confini.
per maggiori informazioni visitate il sito
http://www.parcodiveio.it/_ita/junior/junior_tombanatre.htm o http://www.insugherata.com/page37/page37.html

VIAGGIO CON GEORGE DENNIS







IL CANUTO VIAGGIATORE
GUARDA LE COLLINE SPEZIATE DI GINESTRE
L' ODORE DELLA TERRA BAGNATA DA UNA LIEVE PIOGGIA
ENTRA NELLA SUA PELLE
LA SUA MATITA FERMA L' IMMAGINE DEL TEMPO
I SUOI PASSI ROMPONO L' ATTONITO SILENZIO SECOLARE
GEORGE DENNIS SI TROVA DAVANTI
LE SPOGLIE OMERICHE DI VEIO
L' ANTAGONISTA FIERA DELLA POTENTE ROMA
IL VIAGGIATORE DEL TEMPO
SI FERMA, IL SUO SGUARDO SPAZIA VERSO L' ORIZZONTE
CHE PRENDE LA FORMA DI MONTAGNE AD ORIENTE
ED INTORNO FERTILE TERRA, ORGIATA DA MESSI DI GRANO
DENNIS CHIUDE GLI OCCHI
ODE ANCORA IL CANTO SOMMESSO DELL' ETRUSCO
MAI VINTO, MA PERDUTO NELL' OBLIO DEL TEMPO.
UN PICCOLO BAMBINO GLI CORRE INCONTRO
GLI GIRA INTORNO, GLI SORRIDE E POI SPARISCE.
IO SONO TORNATO SULLE OMBRE DI GEORGE DENNIS
HO BEVUTO NELLA COPPA DELLA SAPIENZA
MI SONO IMMERSO NEI SILENZIO DEL POPOLO RASNA.
FORSE QUEL BAMBINO ERO IO.....................
CARDARELLI STEFANO