giovedì 31 luglio 2008

IL SERRAGLIO DEGLI EBREI


Il Golgota era un ricordo.
Avevo già perdonato i miei persecutori
che nel tempo a venire
non avrebbero trovato pace in nessuna terra.
Era il 16 Ottobre 1943
il vetro della finestra
rifletteva il vaso incolto abbandonato dall'estate,
il maestrale aveva un acre odore di morte
le foglie contorte, un colore funesto.
Marte reclutava anche i bambini
Plutone li cullava nel suo infimo antro.
Il serraglio degli ebrei stentava un barlume di vita,
ma gli usci dei negozi e delle case avvertivano un triste evento.
Occhi pieni di storia.....
non riuscivano a fuggire da angusti cortili.
La rassegnazione di un popolo....
in un appello senza ritorno.
All' improvviso una lunga frenata......
un grido ariano comanda lo screpitio dell' incidere dei scarponi
il lucciccare dei fucili, l' ondeggiare sinistro degli elmetti....
Poi le urla, il pianto, il dolore..........l' Olocausto....
E IO .....tornavo sulla croce per l' ennesima volta.


Cardarelli Stefano.

UNO SPICCHIO DI SOLE SUL POGGIO


Il pensiero scorre tra le dolci colline della maremma
sale e si sofferma in uno spicchio di sole sul poggio.
Li c'è una piazzetta...
racchiusa tra antiche case dai colori pastello
sembra una piccola Piazza del Campo
che degrada verso la piana, come i passi veloci
una panchina dallo stile nobile, regna sovrana.
Ogni giorno nasce una favola....
fatta di affetto e semplicità
una nonnina ed una bambina giocano con parole e canzoncine
cose semplici ma rare.....
che ormai sfuggono alla frenesia del tempo.
Come un pittore
riesco a cogliere qualche attimo e dargli vita con le parole
è un quadro di rara bellezza....
la nonnina sta seduta sulla panchina, quasi racchiusa in se stessa
la bambina in uno slancio infinito,
l' abbraccia appoggiando la testa.
I capelli color del grano risplendono
in quello spicchio di sole del poggio
il vento maestro placato dalle stradine,
li muove dolcemente con un refolo.
I due sguardi si incrociano, si apre un sorriso
lo sguardo della bambina và al di là delle parole
chiede un' altra estate di sogni, parole e dolcezze
La nonnina annuisce sommessamente con la testa.
Le rondini sono andate via
le colline della maremma si apprestano all' imminente autunno
si fa tenue lo spicchio di sole sul poggio.....
verrà una nuova estate con una favola che conosco già.


dedicata a mia figlia Dacia.


Cardarelli Stefano.

AD UN PASSO DAL CIELO


O Dea Ishtar
sono il principe Ibbit-Lim
Signore di Ebla
ti prego, fa che le mie pianure
siano fertili come il grembo delle mie donne,
che il mio sguardo armato valichi i confini di Ebla,
che non abbia terrore del ricordo di Sargon
che uccise Ebla una volta...
ma ella come una rosa di deserto risplende ancora.
O Dea Ishtar
fa che i miei mercanti
scoprano altri mari sconosciuti e nuove città amiche.
O Dea Ishtar
fa che il mio popolo abbia un domani
e che il giorno tramonti con un vagito di bambino.
Io sono Ibbit-Lim
Signore di Ebla
nè uomo nè polvere di terra,
ma raggio di sole ad un passo dal cielo.



Cardarelli Stefano

SUI PASSI DI SIGERICO A CALLEMALA


Un lungo meriggio di Agosto
soffocava la valle del Paglia
la via Francigena esalava miasmi di ricordi
i due pellegrini erano arrivati a Callemala
di tanto antico....non era rimasto che rovi e cumuli di sassi
ma qualcosa aleggiava ancora....
il rumore dei passi e le parole senza ritorno dei pellegrini.
Rimanemmo assorti a lungo in quel silenzio vivo
e i nostri pensieri si unirono ai ricordi del tempo
il mio presente si ritrovò sulle orme del passato
per affacciarsi sul monte Gaudio
il preludio della luce di Dio.
La sera stava calando su Callemala....
che non avrebbe più ospitato romei stanchi
i due pellegrini sparirono tra i raggi tenui del tramonto,
mentre l' ombra di Sigerico si dissolveva in lontananza.....
sulla via Francigena.


Cardarelli Stefano.