mercoledì 28 luglio 2010

TRAMONTO AL MARE



IL GIORNO ASPETTA CHE IL SOLE TRAMONTI
TRA LA LINEA DI CONFINE DEL CIELO E DEL MARE
IN QUEL PUNTO DOVE SI FA LUMINOSO
E I RAGGI SI INFRANGONO SULLE ONDE
LO SPECCHIO D’ORO SI PROTENDE
SINO ALLA BATTIGIA, DOVE FIGURE UMANE
SI ECLISSANO NELLO SCUDO DEL SOLE.
AD OCCIDENTE VELIERI DI NUVOLE
SI FRONTEGGIANO IN UNO SPASIMO DI TEMPO
A FRONTE STA LA PALLIDA LUNA
AVVOLTA NEL SUO MARE CELESTE.
BIMBI GIOCANO CON LE PROPRIE OMBRE
MENTRE LE LORO VOCI
VENGONO RAPITE DALLE ONDE,
GLI OMBRELLONI SPEZZANO LA MONOTONIA
DELLA SCURA SABBIA ILLUMINATA DA PICCOLI CRISTALLI.
IL GIORNO CINGE A FINIRE IL SUO VIAGGIO
SI FA PIU’ ORO L’ORIZZONTE
SI ALLARGA LO SPECCHIO DI SE STESSO,
SI FA QUIETE LE ONDE RIGUADAGNANO
IL CANTO DELLE SIRENE,
MENTRE DALLE DUNE CISPOSE
SI LEVA IL CANTO DEGLI UCCELLI.
LA LUNA E LE NUVOLE SI PASTELLANO DI ROSSO,
LA SPIAGGIA E’ DESERTA
E RIMASTO SOLO UN CASTELLO DI SABBIA
CHE ASPETTA LA SUA ULTIMA ONDA.




CARDARELLI STEFANO

venerdì 30 ottobre 2009

LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI


Sei una parte di me

in ogni istante della tua vita,

riesco ad ascoltare il tuo cuore,

immaginare i tuoi sogni e i tuoi pensieri.

Sei lo scorrere del giorno,

sei l' alba e il tramonto del mio infinito,

non riesco ad immaginare un autunno

senza le tue foglie,

non riesco ad immaginare una pioggia

senza le tue lacrime,

non riesco a guardare il mondo

senza i tuoi occhi,

non avrei le parole

per parlare di te.

Se non ti avessi tra le mie braccia

sentirei la solitudine...dei numeri primi.





Stefano Cardarelli.

LE PAROLE CHE NON TI HO MAI DETTO


L' esame è finito

mi alzo dalla sedia, svaniscono ansie e paure,

cambia la storia della mia vita.

Mi fermo un attimo

ed ecco...che partono i ricordi,

il mio cuore è un tumulto di sensazioni,

devo calmarmi piano, piano.

Passo la mano sul banco

è come una finestra sull' anima.

Le mie mani si riempiono di immagini

che non riesco a trattenere,

il pensiero corre, corre....fa male.

Come pesa la penna per queste parole,

intrise da lacrime di un tramonto,

che attende con ansia un nuovo giorno.

Il tempo sfugge a chi non guarda indietro,

ma tu che mi guardi e che mi leggerai nel cuore,

capirai il rammarico.....

per le parole che non ti ho mai detto.




Stefano e Lorenzo Cardarelli.

venerdì 26 giugno 2009

I BAMBINI DI SANT'ANDREA


Gli alberi del cortile filtrano i tenui raggi del sole,

la polvere del gioco brilla alla luce,

la ghiaia cattura le tracce dello scorribandare felice.

Lo stridere di un treno si perde tra le case e la campagna,

qui si respira un'aria diversa, Roma è lontana.

Tra la risacca di ghiaia e l'asfalto è tracciata una campana,

i miei bambini mi ricordano antichi giochi perduti,

lo sguardo li accompagna, mima i movimenti,

li accarezza nello sconforto, ma non li lascia mai soli.

Le stagioni passano e si portano dietro i colori delle foglie,

il cortile respira ora il freddo dell'inverno o il profumo della primavera.

Intanto il vento mi porta un foglio,

sopra c'è il disegno di un bambino che sorride

è il regalo più bello che il lavoro ti può dare.

Le rondini sono tornate , i miei bambini imperversano nel cortile,

il felice schiamazzo si perde tra le case e la campagna,

qui si respira un'aria diversa, Roma è lontana.

La scuola volge al termine.....

loro sono sempre lì e mi guardano con quegli occhi infiniti,

cercando il perchè della vita.

Le parole dei grandi dispensano sapere,

ma io più guardo il mondo con gli occhi di un bambino....

e più imparo ad amare.






Dedicata a Massimiliano

e a tutti i bambini

della scuola materna di Sant'Andrea.





Stefano Cardarelli

giovedì 19 febbraio 2009

PER SEMPRE


Il tempo non ha sbiadito la tua immagine,

un balenio di ricordi mi porta lontano,

in un vento di grano speziato di papaveri,

dove le nostre corse spezzavano la regolarità del paesaggio.

Poi in un attimo sprofondare abbracciati tra i fili d'erba

e rotolare in un' apnea d'amore.

Eccolo...ieri,

la luce filtrava nel rosone scarlatto della chiesa

e tu sei entrata come un raggio di sole.

E lì che lo sguardo, le parole, sono rimaste nel mio cuore,

in quell'istante sono diventato uomo,

passato, presente, futuro di me stesso.

Oggi ti guardo come allora,

niente è cambiato

e come se il tempo si fosse fermato.

Sei la stella più luminosa del mattino,

sei le parole più belle che io conosca,

sei un giorno senza fine,

sei....per sempre.



Dedicata a mia moglie Roberta.